Addio! Adieu! Bye bye! al rientro di immigrati pilotati dal Maghreb

Cassarino Voglio dirlo al ministro degli interni Roberto Maroni, innanzitutto. Sinceramente, il giorno dopo il crollo della Tunisia, prima ancora che si accendesse l'Egitto (e ora, l'Algeria) lui mi è venuto subito in mente: è Jean Pierre Cassarino, ricercatore francese quarantenne dell'European university institute, anima e motore del Mirem, un progetto del Robert Schuman Centre for advancend studies, incentrato sui rientri assistiti da marocco, Algeria, Tunisia. Ha dimostrato la necessità di metetre a punto rientri assistiti con progetti di vita e lavoro per evitare nuove fughe, nuovi esodi. Prima lo screening dei flussi migranti verso paesi europei inclusa l'italia, poi l'analisi dei benefici dei rientri, basati sul fatto che per rimettere in sesto un paese ed evitare  quello che sta succedendo  in queste ore. Cassarino si è speso moltissimo al punto (curioso, no?) da sembrare a sua volta un maghrebino). Il ministro Roberto Maroni sa perfettamente chegli accordi bilaterali sono l'unica soluzione, ma aggiungiamo che ci vogliono anche politiche di assistenza ai rientri in patria. Questo ricercatore ce l'ha messa tutta per dimostrare la bontà dei rientri assistiti. Per creare imprese lì, per ricostruire nuclei familiari e reputazioni andate in pezzi. Si è speso molto di più, in Europa, a finanziare rientri coatti. Con i pessimi risultati che ora vediamo. Ci vorranno ancora miliardi e miliardi. Il borsellino dell'Europa resterà chiuso.

mn