Pechino. Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, può star contenta, la sua azienda è finita in ottime mani. La signora di Shenzhen, Zhou Chongjun, ideatrice di Marisfrolg, ama il made in Italy di qualità e saprà preservarlo molto bene.
Appena due anni fa, alta, elegante, abbigliamento dai colori spenti, dal grigio all'azzurro, circondata da un gruppo di collaboratori si aggirava negli stand di Milano Unica a Pechino. In cerca di tessuti pregiati per le collezioni dei suoi negozi.
Precisa, attenta, curiosa. Toccava le stoffe, le accarezzava, si faceva dire dagli assistenti le cose che voleva sapere di più dagli espositori. Rispose alle nostre domande, ebbe modo di dirci che amava l'Italia e le creazioni italiane, che le sarebbe tanto piaciuto stringere i rapporti con l'Italia e che per le sue collezioni preferiva acquistare il meglio su piazza: letta con gli occhi di oggi una sorta di profezia.
La signora di Marisfrolg prende il testimone da un'altra signora, Krizia. Un marchio, due donne. Alla cinese vien voglia di pensare: chi vi dice che sia un male che oggi Krizia sia di Marisfrolg? I cinesi sanno benissimo che per costruire un marchio ci vogliono decenni, per acquistarli, se ci sono i soldi, pochi mesi di trattative.
Ma non tutti gli acquirenti sono uguali. La lady di Shenzhen ha passione e competenza. I soldi, da soli, non possono bastare a garantire la continuità di un marchio. Il futuro di Krizia è davvero in buone mani. Marisfrolg è un gruppo che si dedica alla moda. Che ama la moda di qualità. Che sia cinese non è un elemento risolutivo.
rita.fatiguso@ilsole24ore.com