Miracoli della Cina. Puo' succedere solo in posti come Hangzhou, la citta' dell'incantevole Western Lake, capitale della dinamica provincia dello Zhejiang e, pertanto, grande incubatore di fortune miliardarie, che un anziano signore con un patrimonio personale da 11 miliardi di dollari, pari alla manovra finanziaria di un Paese come l'Italia, abiti ancora nei vicoli del centro storico, a Jefang Lu, e che li' venga accoltellato mentre cammina per strada come un comune mortale da un tale che gli chiede, invano, un posto di lavoro.
Zong Qihou, piu' noto come mr. Wahaha, dal nome della fortunata marca di di bevande, in Cina la conoscono tutti, proprio tutti, e' rimasto un uomo semplice, invita i giornalisti per interviste nella sua suite, l'assistente gli porta in camera la camicia stirata avvolta nel cellophane, vive ancora nel posto in cui e' nato.
Pero' 11 miliardi sono sempre 11 miliardi e chissa' cosa vogliono dire per un uomo nato poverissimo, diventato ricchissimo facendo l'ambulante di bibite. Per quelli della generazione di Zong, e sono tanti, ormai, gestire l'enorme salto di qualita' legato ai soldi non e' semplice come sembra.
Un vero shock culturale collettivo che si ritrova anche nei gesti scaramantici di altri capitalisti cinesi, a cominciare da Li Ka-shing, il piu' ricco di tutta l'Asia che si fa vanto di portare al polso non un Rolex, ma un semplice Casio.