Pechino. Il Sole 24 ore l'ha anticipato in pieno luglio: Malpensa si sta attrezzando per accogliere i famigerati (scherziamo!) turisti cinesi.
Un milione per l'Expo 2015, secondo il mantra ormai inevitabile tutte le volte che si parla dell'evento.
Li Keqiang, il premier cinese, al World economic forum di Dalian ha detto che nei prossimi anni Pechino ne spedira' per il mondo ben 400 milioni, di turisti.
Un bel programma, non c'e' che dire!
Il punto e' che perfino in Cina si parla delle difficolta' dei cinesi ad affrontare la sfida del turismo all'estero. Pediluvio nella fontana davanti al Louvre, nel miglior ristorante di Hong Kong quando il pargolo ha iniziato a fare le bizze una mamma gli ha fatto fare pipi nella bottiglia dell'acqua minerale. Sono gli stessi cinesi a raccontare questi episodi e a fare il mea culpa.
Malpensa dovra' davvero affilare le armi per riuscire a coccolarseli, questi turisti. Perfino uno shopper personale al duty free. Di soldi, ne hanno. Quindi ne vale la pena.
Ma la prima arma, oltre la lingua, e' la tolleranza.
Cosa ci si puo' aspettare, d'altronde, da un popolo che ha costruito la Grande Muraglia per tracciare un solco tra la Terra di Mezzo e il resto del mondo.
Non siamo ai tempi di Robinson Crusoe, siamo nell'era del villaggio globale ha aggiunto Li al forum di Dalian.
Parole sempre di Li Keqiang.
Attrezziamoci.